Entra nel vivo la collaborazione tra la società italiana Leonardo (già Finmeccanica) e il Ministero della Difesa del Regno Unito. Il programma dimostrativo, della durata di due anni e co-finanziato da Stato e industria, svilupperà le capacità operative nel settore degli elicotteri a pilotaggio remoto
L’elicottero senza pilota era già decollato: ne avevamo già dato notizia lo scorso dicembre, all’indomani del primo volo a Grottaglie. La notizia ora è che il Ministero della Difesa del Regno Unito ha siglato con la società italiana Leonardo (nome che, dal 1° gennaio 2017, ha definitivamente preso il posto di «Leonardo-Finmeccanica») un contratto biennale, finanziato congiuntamente dalle parti, per la seconda fase del programma di ricerca e sviluppo di nuove capacità operative nel settore degli elicotteri a pilotaggio remoto. Il contratto ha un importo totale di 8 milioni di sterline, e il suo scopo è quello di individuare, sviluppare e sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti, con l’obiettivo di ridurre i costi e accrescere le doti di elasticità, versatilità e capacità di recupero degli equipaggiamenti militari nazionali nel campo dell’ala rotante.
Il riconoscimento del Regno Unito per Leonardo
Harriett Baldwin, Ministro per gli Approvvigionamenti della Difesa del Regno Unito, ha dichiarato: “Con un budget in crescita, e 178 miliardi di sterline destinati al Piano per gli Equipaggiamenti, intendiamo trasformare la Difesa e lavorare con l’industria, la ricerca e i nostri alleati per trovare vie innovative che ci consentano di restare ai vertici del settore a livello internazionale. Il nostro investimento, congiunto con Leonardo, sosterrà importanti posti di lavoro altamente qualificati a Yeovil, e ci permetterà di comprendere al meglio le reali capacità dei sistemi a pilotaggio remoto. Il tutto, garantendo la massima sicurezza per il nostro personale impegnato sul campo in futuro”.
Mauro Moretti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, ha aggiunto: “Viviamo un momento straordinario, in cui assistiamo a un sempre maggior riconoscimento delle opportunità offerte dalle tecnologie «unmanned» applicate al settore elicotteristico. Queste tecnologie e questi sistemi possono realmente cambiare lo scenario, considerati i vantaggi che consentono di ottenere in termini di autonomia nello svolgimento di un’ampia gamma di missioni e con costi significativamente più bassi”.
L’assegnazione della nuova fase del programma rappresenta, per Leonardo, un ulteriore riconoscimento delle capacità tecniche nella progettazione di elicotteri. Le attività oggetto del contratto beneficeranno di quanto fatto durante la prima fase, nel periodo 2013-2015, per poi intraprendere ulteriori attività di ricerca, sviluppo, analisi e sperimentazione di tecnologie e capacità operative per elicotteri a pilotaggio remoto in quelli che saranno i futuri scenari operativi di prevenzione delle criticità belliche e tattiche, sia in flotte miste e inseriti nella più generale struttura della Difesa, avvantaggiandosi anche dell’esperienza maturata nella dimostrazione «Unmanned Warrior» svoltasi nel 2016.
L’accordo – che si innesta nel SPA (Strategic Partnering Arrangement, Accordo di Partecipazione Strategica) siglato nel luglio 2016 – permetterà inoltre di avviare un programma di ricerca e sperimentazione applicata per meglio comprendere, maturare e sviluppare le tecnologie e le capacità operative di elicotteri a pilotaggio remoto, in particolare in ambito navale. Il programma utilizzerà le competenze specialistiche d’ingegneria di Leonardo, per dimostrare nuovi metodi e tecnologie per ridurre i rischi connessi alle operazioni in ambienti altrettanto impegnativi, così come il sostegno allo sviluppo della regolamentazione del settore.
[ Alessandro Ferri ]
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